Questo impasto vi sorprenderà per quanto è buono e semplice da realizzare. Ma come? non è senza impasto questa pizza? in realtà è così, la Pizza senza impasto con cime di rapa deve il suo nome al metodo di lavorazione, ovvero con una semplice ciotola e un cucchiaio, senza bisogno di impastare a lungo con la planetaria o con impastatrici varie, come si fa di solito per i lievitati.
Il lungo tempo di lievitazione provvede a fare quello che non si è fatto con lo “sbattimento” in planetaria. Questo sistema nasce negli Stati Uniti grazie a tale Jim Lahey che lo diffonde soprattutto per la preparazione del pane, il famoso No-knead bread. Anche per sfornare filoni o pagnotte fragranti lo uso spesso, se mi ricordo di mettermi in ballo il giorno prima. Vi ricordo che la ricetta del Pane senza impasto è a questo link dove trovate anche le foto passo passo del procedimento che vale anche per questa pizza. Ricordate solo che per la pizza ho aumentato un po’ la proporzione di acqua quindi sarà più umido rispetto a come appare in quelle foto.
Che dire, poi, della copertura? ovviamente potete fare un classico pomodoro e mozzarella o farcire come preferite ma vi assicuro che le cime di rapa hanno il loro perchè. Leggermente amarognole, aggiungono carattere a questa pizza che abbiamo divorato in un baleno. Vi dico solo che l’ho fatta due giorni di fila!
Pizza senza impasto con cime di rapa
Ingredienti per la base:
- 300 g di farina 0
- 1 g di lievito di birra disidratato (o 3 g di ldb fresco)
- 10 g di zucchero
- 5 g di sale
- 20 g di olio e.v.o.
- 230/250 ml circa di acqua fredda
Per farcire:
- 300 g di cime di rapa (pesate pulite)
- 200 g di provola
- 2 cucchiai di olive
- 2 cucchiai di pomodorini secchi
- 1 spicchio d’aglio
- 2/3 filetti di acciuga
- Olio e.v.o.
Procedimento:
- La sera prima preparate la base. In una ciotola mettete la farina, il lievito e lo zucchero e mescolate con un cucchiaio. Aggiungete l’olio e il sale e riprendete a mescolare, sempre col cucchiaio, mentre aggiungete l’acqua.
- Consiglio sempre di aggiungere l’acqua lentamente per capire se sia tutta necessaria o, al contrario, se la dose indicata non sia poca. Dipende dalla capacità di assorbimento della farina. Calcolate che avrete un impasto molto poco omogeneo e appiccicoso. Coprite la ciotola con pellicola trasparente e lasciate in un angolo, a temperatura ambiente, per circa 12/18 ore.
- Una volta raddoppiato di volume, riprendete l’impasto e rovesciatelo sulla spianatoia molto ben infarinata perché sarà molto umido. Usando le mani, formate un rettangolo che ripiegherete in tre. Ovvero, aiutandovi con una spatola (pure infarinata) prendete l’impasto da uno dei due lati corti e ripiegatelo verso il centro. Prendete l’altro lato e ripiegatelo a ricoprire la piega precedente (avrete 3 strati di impasto).
- Giratelo in modo da avere la piega sotto. Copritelo con un canovaccio e fate maturare ancora un paio d’ore circa.
- Nel frattempo pulite le cime di rapa e fatele bollire per circa 5 minuti in acqua salata. Scolatele e tagliatele a coltello, grossolanamente. Scaldate uno spicchio d’aglio in una padella con un filo d’olio e un paio di filetti di acciuga. Fate saltare le cime di rapa per una decina di minuti perché si insaporiscano bene. Tenete da parte.
- Accendete il forno a 200°C e preparate un foglio di carta forno sulla spianatoia. Ungetevi leggermente le mani e trasferite l’impasto sulla carta forno, spostate il tutto sulla placca del forno e allargate l’impasto per assottigliarlo usando i polpastrelli. Sarà molto morbido e scivoloso ma altrettanto facile da ricomporre.
- Irrorate con un filo d’olio e infornate per pochi minuti, giusto il tempo di far dorare la superficie appena appena. Togliete la teglia dal forno e distribuite le cime di rapa, rimettete in forno per altri 10 minuti circa.
- Distribuite sulla superficie la provola affettata e rimettete la pizza in forno, un paio di minuti per farla fondere, poi toglietela definitivamente e farcitela a piacere con olive e pomodori secchi scolati.
Note:
Più l’impasto sarà umido e appiccicoso, quindi antipatico da lavorare, più la pizza sarà soffice. Ne vale la pena, una pizza così buona non la facevo da un bel po’.
Se volete conoscere Jim Lahey, l’inventore di questo metodo, questo è il link al suo profilo Instagram
A proposito, ho anch’io un profilo Instagram, se vi va, seguitemi a questo link 😉
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