Pasta Fillo Casalinga

Il nome deriva dal greco Phyllo che significa foglia. E’ tipo una pasta  sfoglia, ma più leggera, che si usa tirata sottilisssssima, con cui potete fare davvero di tutto, dal dolce al salato, friggere o cuocere al forno ed il risultato è sempre molto raffinato. Si sovrappongono alcuni strati da farcire, arrotolare o “lasagnare”, diventa croccantissima  e quindi piacevolissima al palato.
Solitamente si trova al supermercato, surgelata già stesa in fogli sottilissimi che devi maneggiare con estrema cura e ungere bene perché si seccano velocemente. La difficoltà non sta tanto nel fare l’impasto ma, eventualmente, nel lavorarlo.
Basta fare attenzione ad alcuni piccoli dettagli ed il risultato è garantito, quindi, la facciamo in casa, così:
 
250 g di farina Manitoba 
20 g di olio extravergine
110 cc di acqua a temperatura ambiente
1 pizzico di sale
Altro olio o burro fuso per ungere le sfoglie
 
 
 In una ciotola versate la farina, il sale e l’olio. Mescolate prima con una forchetta, poi con le mani mentre aggiungete l’acqua a filo (tenetene a portata di mano un
po’ di più della dose che vi ho dato che aggiungerete all’occorrenza). Fate un bell’impasto e trasferitelo sulla spianatoia dove lo lavorerete energicamente con le mani. Naturalmente la potete fare anche con un robot. Dovete ottenere un impasto liscio, omogeneo, morbido ed elastico che non si appiccica alla mani.
 

 A questo punto subentrano due scuole di pensiero con procedure completamente contrastanti:

·     la prima prevede di chiudere la pasta tra due
fondine precedentemente riscaldate e tenerla lì per una ventina di minuti
·       
la seconda dice di avvolgere la pasta nella pellicola trasparente e farla riposare in frigo per un’oretta
 
Allora, io le ho provate entrambe e non ho riscontrato differenza alcuna né nella lavorazione,  né nel risultato finale, quindi seguite quella che vi vien più comoda. Il punto credo sia solo quello di non farle prendere aria mentre fa il riposino.
 
Tagliate dalla pasta piccole porzioni da tirare poco alla volta (e lasciate il resto ben chiuso) usando o il mattarello o la macchinetta fate delle strisce sottili più
che potete, tagliatele della misura che vi occorre e usatele nel giro di pochi minuti.
Il punto critico sta nel fatto che essendo sfoglie molto sottili si seccano con facilità ma se sono troppo umide si appiccicano a tutto quello che incontrano, quindi
fate questo lavoro solo se sapete già esattamente cosa volete farne.
 
I ritagli di pasta possono tranquillamente essere rilavorati, quindi nessun problema se la sfoglia si appiccica e non riuscite a ristenderla.
 
Cercate di usare farina il meno possibile mentre tirate le sfoglie perché anche questo è un elemento che contribuisce a seccare la pasta. Se usate il mattarello
tirate la pasta tra due fogli di carta forno, per evitare che si appiccichi.
 
Anche le mani diventano un arnese “pericoloso”. Prendete le sfoglie con le punta delle dita leggermente unte, sempre per non ritrovarvi una seconda pelle.
 
Tenete a portata di mano una ciotolina con olio o burro fuso e un pennellino per ungere le sfoglie quando le sovrapponete.
 
Non fatevi spaventare da tutti questi consigli, non è detto che siano necessari, ma volevo essere chiara in caso insorgessero problemi. Vederete che sarà più facile di quello che sembra.
 
 
Potete ora usare la vostra pasta fillo per preparazioni dolci o salate, basterà sovrapporne qualche strato, sempre spenellati d’olio, farcirlo e ripiegarlo a cannolo, a busta, a fagottino e cuocere in forno o friggere, secondo le istruzioni delle ricette. 
 

 Potete tranquillamente congelare le sfoglie una volta tagliate a misura, sovrapposte e intercalate da carta velina o carta forno per non farle attaccare. Le scongelerete in un attimo e le ungerete appena sono scongelate, pronte per la vostra ricettina.

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