Inizia la stagione dei dolci freschi, della frutta, della leggerezza. Ecco, il termine “leggerezza” può avere molti significati e in campo alimentare è strettamente collegato al ridotto apporto calorico. Non credo sia questo il caso, qui la leggerezza è piuttosto nel gusto e nella presentazione. In ogni caso dolci veramente “leggeri” forse non ce ne sono, esistono dessert meno calorici di altri ma tutti contengono almeno una parte di zuccheri, spesso pure di grassi. Basta mangiarne un po’ meno, cioè una porzione sola (magari scarsa). Non è nemmeno questo il caso. Ho portato questo dolce per una merenda in compagnia, dovevamo essere almeno in 10 quindi ho raddoppiato la dose che faccio di solito. Poi uno non è venuto, l’altra è andata via prima, uno non mangia dolci, quell’altro non si sentiva bene. In poche parole, ci siamo ritrovati in 5 intorno a tutto questo ben di Dio. Cosa fai? il bis, naturalmente! Al limite si salta la cena (o la si riduce ad un’insalatina). C’è sempre una risposta e una soluzione perchè godere di un dolcetto ogni tanto non costituisca un problema, mai!
- 1 lt di panna fresca
- 500 ml di latte
- 250 g di zucchero semolato
- una bacca di vaniglia
- 200 g di marmellata di amarene
- 35/40 g di gelatina in fogli (colla di pesce)
- Una decina di amarene sciroppate e il relativo sciroppo
- Mettete in ammollo la gelatina in una tazza con acqua fredda.
- In un pentolino mettete a bollire il latte con la panna e la bacca di vaniglia aperta longitudinalmente, aggiungete lo zucchero e fatelo sciogliere.
- Appena inizia a bollire spegnete il fuoco.
- Scolate e strizzate la gelatina e, con una frusta, fatela sciogliere nel preparato di panna.
- Eliminate la bacca di vaniglia e travasate in una ciotola per far raffreddare il composto. Trasferite un terzo del preparato in un’altra ciotola (ovvero circa due terzi di qua, un terzo di là).
- Aggiungete la marmellata di amarena alla ciotola più piccola e amalgamate bene.
- Quando il preparato sarà tiepido trasferite la parte della ciotola più grande (quello bianco, per capirci) in uno stampo e mettete in frigo a rassodare. Dovremo poi versarvi sopra la parte rosa ma se la base bianca sarà ancora liquida le due parti si mescoleranno troppo, mentre noi vogliamo che restino piuttosto distinte.
- Dopo circa un’ora la base dovrebbe essersi rappresa abbastanza. Versate metà della panna all’amarena sulla base bianca e create dei piccoli vortici intorno con una spatola per far scendere la panna rosa e distribuirla un po’ qua un po’ la.
- Completate versando il resto della panna all’amarena che, una volta capovolto lo stampo, formerà la base del dolce.
- Rimettete in frigo a rassodare per almeno due o tre ore.
- Al momento di servire capovolgete il dolce sul piatto, decorate con le amarene sciroppate e fate colare lo sciroppo sulla superficie.
- Io ho usato uno stampo al silicone, molto pratico, ma andrà benissimo uno qualsiasi, nel qual caso lo dovrete rivestire di pellicola trasparente per agevolarvi il lavoro di sformatura.
- Potete utilizzare anche stampini monoporzione o bicchierini in cui servire la panna cotta direttamente.
- Se congelate la panna cotta ricordatevi di metterla in frigorifero almeno 12 ore prima di servire il dolce.
Ma quanto adoro la panna cotta, è un dessert classico, facile ma sempre d’effetto, bellissimo nello stampo che hai usato. E la doppia dose l’avrei fatta anche io senz’altro :). Un abbraccio grande Cecilia e buona settimana piena di sole!
Grazie Angela! tante giornate di sole anche a te!! <3