Cacio Bavarese

dolce cacio bavarese

Il dolce di cui vi parlo oggi viene da lontano nel tempo, per prima cosa perché ha davvero origini antiche e per seconda, ma per me più importante, perché il mio ricordo risale a parecchi anni fa, alla mia adolescenza. Alle scuole medie avevamo una materia, “Applicazioni Tecniche”, che è poi stata trasformata in “Educazione

Tecnica” e che allora prevedeva un insegnamento molto pratico, manuale. Le lezioni si svolgevano in aule separate, con professori diversi e piani di studi ad hoc per maschi e per femmine. Noi donnine abbiamo imparato a lavorare a maglia, cucinare e fare un sacco di altri lavoretti, cosiddetti femminili, che avrebbero dovuto darci il bagaglio indispensabile al buon svolgimento dei nostri compiti domestici. La maggior parte di questi ameni lavoretti devo averla rimossa, ma ricordo con molta tenerezza i campioncini fatti a maglia con la lana blu e professionalmente applicati ad una cartellina gialla, un cuscino fatto all’uncinetto con rose in rilievo e, fra le lezioni di cucina, il cacio bavarese.

Era definito “il dolce freddo” per eccellenza, squisito e piuttosto diffuso per un certo periodo, poi un po’ passato di moda. A casa mia lo hanno conosciuto anche troppo, visto che, considerandolo il mio cavallo di battaglia, lo proponevo ad ogni minima occasione di festa. Per cui, raggiunto il livello di saturazione, dalle superiori in poi non lo ho mai più rifatto. Fino ad oggi. Rapita in un filone nostalgico, sono andata da mia mamma a cercare il quaderno sul quale avevo scritto tutte le ricette del periodo. Fortunatamente lei ha tenuto tutto. Il quaderno era ancora lì, nell’ultimo cassetto della cucina, insieme a tutte le sue ricette e i suoi appunti, esattamente dove mi aspettavo che fosse.  Non ci potevo credere! 

 
Con un po’ di emozione vi mostro la pagina su cui avevo scritto la ricetta a scuola, con delle correzioni che potrebbero essere dell’ insegnante. Ho dei gran bei ricordi di quelle ore di lezione, oggi considerate obsolete come tipo di formazione, ma molto piacevoli, rilassate e utili ancora a distanza di tanti anni. La Professoressa Mordacci, con quel suo dolcissimo accento bolognese, aveva saputo impastare anche noi alunne, oltre agli ingredienti in cucina, in una serena atmosfera familiare. 
  
ho modificato leggermente le quantità:
8 uova (solo i tuorli sodi)
200 g burro freschissimo
200 g zucchero a velo + 1 cucchiaio
50 g cacao in polvere + 1 cucchiaio
Circa 200/250 g savoiardi piatti
marsala
 
 Prima di tutto fate rassodare le uova per 8 minuti da quando l’acqua bolle. Quando sono fredde separate i tuorli dagli albumi e tritate i primi (io li ho semplicemente

passati allo schiacciapatate). Lavorate molto bene il burro ammorbidito con lo zucchero a velo, aggiungete i tuorli tritati ed amalgamate per bene. 
  
Dividete il composto in due parti ed aggiungete ad una il cacao in polvere.  Intingete i savoiardi nel marsala e foderate uno stampo, riempite con una delle due creme, fate un altro strato di savoiardi inzuppati per terminare con l’altra crema, in modo da avere due strati di colore diverso. Chiudete la base coi savoiardi rimasti, altrimenti spolverizzate con un po’ di cacao.
 Mettete in frigo a raffreddare per almeno 6 ore. 
Servite capovolto su un piatto di portata, date una spolverata di cacao e poi una di zucchero a velo e tagliate a fette.  
Se volete fare in casa i savoiardi (ve lo consiglio) potete cliccare qui per la ricetta.
Ripasso di geometria: i savoiardi, vagamente rettangolari, si adattano meglio ad uno stampo rettangolare, ovvio. Però ho preferito uno stampo tondo perchè è così

che me lo ricordavo, a forma di zuccotto. 
torta bavarese

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Comments (14)

  • Vivi Z. 11 anni ago Reply

    Che meraviglia….e che buona!!!!!!! Ciao!!!!

    ideeinpasta 11 anni ago Reply

    Grazie, è davvero un dolce buonissimo, ma non si può esagerare…
    ciao ciao

  • batù batuffolando 11 anni ago Reply

    ciao! lieta di conoscerti, grazie per essere passata da me, contraccambio con vero piacere anche perchè.. il tuo blog è bellissimo! davvero complimenti! questo cacio bavarese poi… una meraviglia e ci credo che pubblichi quella paginetta con emozione, ha emozionato anche me, pensa! 🙂

    ideeinpasta 11 anni ago Reply

    Grazie mille, sei molto carina
    a presto allora, ciao

  • sarita 11 anni ago Reply

    ciao ceci…..che bella ricetta !!!!!..mi sono emozionata e dovertita…..mi sono immaginata la scena
    …..tu alla ricerca di un vecchio quaderno…..a casa dalla piera ….lei non credo butti via niente!!!!!!….anzi secondo me se cerchi ….troverai tesori di ricette!!!!

    ideeinpasta 11 anni ago Reply

    grazie, hai ragione, scena da cinema! con la Cesca che dirigeva i lavori, ti lascio immaginare….
    baci!

  • Cinzia 11 anni ago Reply

    eccomi cara …grazie per essere passata,bellissima questa ricetta con questi dolci ricordi ..a presto

    ideeinpasta 11 anni ago Reply

    grazie mille, a presto

  • Sfizi di casa 11 anni ago Reply

    Che delizia!!! Bravissima!
    Buona Pasqua
    Yle

    ideeinpasta 11 anni ago Reply

    grazie mille, Buona Pasqua anche a te

  • Sabrina Rabbia 11 anni ago Reply

    molto buono, colgo l'occasione per invitarti a partecipare alla mia 1° raccolta di ricette "che torta di compleanno sai preparare??", il link e' http://sabrinaincucina.blogspot.it/2014/04/che-torta-di-compleanno-sai-preparare.html. Ti aspetto Ciao Sabrina

    ideeinpasta 11 anni ago Reply

    grazie anche dell'invito, faccio un giro a vedere se sono in grado, le torte di compleanno non sono il mio forte, a presto, ciao

  • Aria 11 anni ago Reply

    questo è proprio il classico dolce vintage che piace a me!!! grazie 😉

    ideeinpasta 11 anni ago Reply

    Grazie Aria. Quando l'abbiamo mangiato, una mia amica ha detto che le ricordava tanto i dolci che faceva sua nonna, quindi forse abbiamo colto lo spirito giusto!
    a presto, ciao

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