Il dolce di cui vi parlo oggi viene da lontano nel tempo, per prima cosa perché ha davvero origini antiche e per seconda, ma per me più importante, perché il mio ricordo risale a parecchi anni fa, alla mia adolescenza. Alle scuole medie avevamo una materia, “Applicazioni Tecniche”, che è poi stata trasformata in “Educazione
Tecnica” e che allora prevedeva un insegnamento molto pratico, manuale. Le lezioni si svolgevano in aule separate, con professori diversi e piani di studi ad hoc per maschi e per femmine. Noi donnine abbiamo imparato a lavorare a maglia, cucinare e fare un sacco di altri lavoretti, cosiddetti femminili, che avrebbero dovuto darci il bagaglio indispensabile al buon svolgimento dei nostri compiti domestici. La maggior parte di questi ameni lavoretti devo averla rimossa, ma ricordo con molta tenerezza i campioncini fatti a maglia con la lana blu e professionalmente applicati ad una cartellina gialla, un cuscino fatto all’uncinetto con rose in rilievo e, fra le lezioni di cucina, il cacio bavarese.
Era definito “il dolce freddo” per eccellenza, squisito e piuttosto diffuso per un certo periodo, poi un po’ passato di moda. A casa mia lo hanno conosciuto anche troppo, visto che, considerandolo il mio cavallo di battaglia, lo proponevo ad ogni minima occasione di festa. Per cui, raggiunto il livello di saturazione, dalle superiori in poi non lo ho mai più rifatto. Fino ad oggi. Rapita in un filone nostalgico, sono andata da mia mamma a cercare il quaderno sul quale avevo scritto tutte le ricette del periodo. Fortunatamente lei ha tenuto tutto. Il quaderno era ancora lì, nell’ultimo cassetto della cucina, insieme a tutte le sue ricette e i suoi appunti, esattamente dove mi aspettavo che fosse. Non ci potevo credere!
passati allo schiacciapatate). Lavorate molto bene il burro ammorbidito con lo zucchero a velo, aggiungete i tuorli tritati ed amalgamate per bene.
che me lo ricordavo, a forma di zuccotto.
Che meraviglia….e che buona!!!!!!! Ciao!!!!
Grazie, è davvero un dolce buonissimo, ma non si può esagerare…
ciao ciao
ciao! lieta di conoscerti, grazie per essere passata da me, contraccambio con vero piacere anche perchè.. il tuo blog è bellissimo! davvero complimenti! questo cacio bavarese poi… una meraviglia e ci credo che pubblichi quella paginetta con emozione, ha emozionato anche me, pensa! 🙂
Grazie mille, sei molto carina
a presto allora, ciao
ciao ceci…..che bella ricetta !!!!!..mi sono emozionata e dovertita…..mi sono immaginata la scena
…..tu alla ricerca di un vecchio quaderno…..a casa dalla piera ….lei non credo butti via niente!!!!!!….anzi secondo me se cerchi ….troverai tesori di ricette!!!!
grazie, hai ragione, scena da cinema! con la Cesca che dirigeva i lavori, ti lascio immaginare….
baci!
eccomi cara …grazie per essere passata,bellissima questa ricetta con questi dolci ricordi ..a presto
grazie mille, a presto
Che delizia!!! Bravissima!
Buona Pasqua
Yle
grazie mille, Buona Pasqua anche a te
molto buono, colgo l'occasione per invitarti a partecipare alla mia 1° raccolta di ricette "che torta di compleanno sai preparare??", il link e' http://sabrinaincucina.blogspot.it/2014/04/che-torta-di-compleanno-sai-preparare.html. Ti aspetto Ciao Sabrina
grazie anche dell'invito, faccio un giro a vedere se sono in grado, le torte di compleanno non sono il mio forte, a presto, ciao
questo è proprio il classico dolce vintage che piace a me!!! grazie 😉
Grazie Aria. Quando l'abbiamo mangiato, una mia amica ha detto che le ricordava tanto i dolci che faceva sua nonna, quindi forse abbiamo colto lo spirito giusto!
a presto, ciao