Boston Pie

Non fatevi spaventare da tutto quello che ho scritto, si fa prima a fare che a leggere.

 

Titolo originale dell’opera: Boston Cream Pie (leggi: bostoncrimpai) 

ma noi la chiamiamo Bostonpì

E’ il dolce ufficiale dello stato del Massachussets di cui Boston è la capitale. Pie in inglese significa focaccia o torta bassa (sia dolce che salata). Qui si tratta di una torta alta, quindi si dovrebbe chiamare “cake” ma mantiene il nome tradizionale attribuito dai coloni nel 1800 che, non avendo a disposizione uno stampo per fare una torta alta da farcire, utilizzavano lo stampo basso della crostata (da qui “pie” appunto), sovrapponendo due torte, unite da una crema e ricoperte di glassa al cioccolato.
La sua diffusione iniziò nel 1855 quando un quotidiano di New York pubblicò la ricetta del “Pudding Pie Cake”, molto simile alla torta in questione. Il colpo finale lo mise a segno lo chef franco-armeno D. Parker aprendo un ristorante a Boston, il Parker House Restaurant, nel cui menù appariva una “Parker House Chocolate Pie” simile alla ricetta pubblicata sul giornale di N.Y., con la variante della glassatura al cioccolato anziché lo zucchero a velo come copertura. Probabilmente col passare del tempo i nomi dei due dolci si sono fusi, incorporando il riferimento alla città di Boston ed ecco la Boston Cream Pie.
E scusate se ho fatto ricerche  accurate, giusto per dimostrare che se mi impegno so fare la cose seriamente (bibliografia: Bo Friberg, “The Professional Pastry Chef”).
Questa la storia ufficiale.
Perché noi la chiamiamo Bostonpì è tutta un’altra storia: 
La nonna paterna di due dei miei nipoti, ovvero la suocera di mia sorella, annovera questo raro dolce tra i suoi cavalli di battaglia. Non conoscendo l’inglese ha interpretato la pronuncia alla francese (cosa ovvia, trattandosi di Boston…), fino a quando uno dei suoi nipoti ha iniziato a sentire qualcosa di stonato e si è rivolto a me. Poche ricerche e l’arcano è svelato, ma nessuna spiegazione potrà mai impedirci di continuare a chiamarla BOSTONPÌ forever.
 
Passando seriamente alla ricetta, ne ho trovate almeno 10 versioni, alcune simili, altre lontanissime fra di loro, anche se fondamentalmente si tratta di una torta soffice da tagliare a metà e farcire con crema cotta a base di uova (tipo pasticcera o frangipane) e copertura al cioccolato. 
Provate la mia versione, che sembra difficile solo perché mi sono dilungata nelle spiegazioni, ma è riuscita perfettamente al primo tentativo e prevede:
 

per la “sponge cake”

5 uova grandi
150 g di zucchero
90 g di farina
30 g di burro
1 cucchiaino di lievito
Un pizzico di sale
1 bustina di vanillina
3 cucchiai di latte
UNO: scaldare il latte in un pentolino e sciogliervi il burro.
DUE: Sbattere molto ma molto bene per alcuni minuti 3 tuorli e 2 uova intere con 100 g di zucchero. 
TRE: montare molto ma molto bene i tre albumi a neve super-soda con 50 g di zucchero.
QUATTRO:  mescolare farina, lievito, sale e vanillina. 
Unire i composti DUE e TRE amalgamandoli delicatamente. Aggiungere la miscela QUATTRO di farina ed amalgamare per bene. Far colare l’UNO (cioè il burro
sciolto nel latte e raffreddato) al centro dell’impasto ed amalgamare anche
questo, sempre molto delicatamente. 
Imburrare e infarinare due stampi del diametro di circa 20/22 cm e suddividere metà impasto in ognuno. Usando le
tortiere al silicone si evita di imburrare. Si può anche usare un solo stampo dalle pareti più alte, nel qual caso la torta dovrà poi essere tagliata a metà. 
Infornare a 170°C per circa 35 minuti, sfornare e lasciar raffreddare completamente. 

per la crema frangipane
½ l di latte
2 uova intere e 2 tuorli
100 g di zucchero
30 g di farina
30 g di burro
60 g di amaretti polverizzati
Sale
Vanillina
Far bollire il latte, nel frattempo e in un altro pentolino, sciogliere il burro con la farina mescolando con una frusta, aggiungere le uova e lo zucchero e continuare a sbattere per non formare grumi. Aggiungere il latte caldo, sale e vanillina continuando a frustare la preparazione che dovrà risultare liscia e omogenea. Far cuocere, sempre mescolando, finche non si sarà addensata, aggiungere gli amaretti tritati finissimamente e spegnere il fuoco.
Tenere da parte a raffreddare, ricoperta di pellicola alimentare a contatto.
 

per la ganache

125 g di panna liquida da montare

150 g di cioccolato fondente

Sminuzzare il cioccolato cercando di non mangiarne più di 10 g per non pregiudicare la riuscita del dolce. Far bollire la panna, spegnere il fuoco ed incorporare il cioccolato sminuzzato. Mescolare finchè il cioccolato non sarà completamente sciolto e la consistenza sarà liscia ma densa. Lasciar raffreddare senza metterla in frigo, dovrà essere spalmabile.
Confezione della torta:
Spalmare la crema frangipane sulla base e ricoprire con l’altra torta.
Far scendere la ganache sulla superficie spalmandola con cura e lasciandola cadere lungo i bordi. Pareggiare la copertura lungo i bordi della torta con una spatola e decorare intorno alla base con amaretti sbriciolati. 
Mettere la torta in frigo, togliendola almeno 10 minuti prima di servirla.
 
 
Affondare un coltello e distribuire con generosità le fette di questo dolce complicato solo in apparenza ma di sicuro successo e grande soddisfazione
(se non fosse che scompare in un batter d’occhi)

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